Ecco tutto ciò che devi sapere direttamente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Nel panorama immobiliare italiano, il nuovo Decreto Salva Casa, o Decreto-Legge 69/2024, rappresenta una svolta significativa.
Questo decreto legge introduce la sanatoria edilizia per numerosi interventi di trasformazione interna eseguiti senza titolo, offrendo soluzioni pratiche e immediate per sanare difformità edilizie minori e non solo, modificando così il Testo Unico Edilizia.
Con oltre il 50% del patrimonio immobiliare italiano interessato, comprendere a fondo questo decreto è essenziale per chi opera nel settore delle costruzioni e dello sviluppo immobiliare o semplicemente dispone di un edificio da mettere a norma e intende beneficiare delle modifiche apportate.
Per questo motivo, in questo articolo illustreremo tutto ciò che devi sapere sul Decreto Salva Casa in ogni dettaglio, analizzando il suo contenuto direttamente dai documenti pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Sommario
- Gli Obiettivi
- Interventi sulle minori difformità
- Tempistiche
- Stato legittimo dell’immobile
- Mutamento destinazione d’uso
- Scopri come beneficiare del Decreto Salva Casa!
Tutto ciò che devi sapere sul Decreto Salva Casa
Gli Obiettivi
Il Decreto Salva Casa 2024 contiene disposizioni urgenti e puntuali per salvare le case dei cittadini italiani dalle attuali procedure, le quali risultano essere incerte e rappresentano un vero e proprio ostacolo per la commerciabilità dei beni immobili precludendo l’accesso a mutui, sovvenzioni ed eventuali contributi.
Diversamente da quanto si potrebbe pensare il Decreto Legge 69/2024 non è un condono ma interviene solo nelle casistiche di minore gravità.
Infatti, come spiegato all’interno del PDF rilasciato dal Ministero dei Trasporti (che puoi scaricare cliccando sul pulsante qui sotto) si tratta un atto avente forza di legge che disciplina diversi temi, tra cui gli interventi sulle minori difformità, le modifiche allo stato legittimo dell’immobile e il mutamento della destinazione d’uso.
Analizziamo insieme ogni punto nel dettaglio.
Interventi sulle minori difformità
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti disciplina come interventi sulle minori difformità i seguenti punti:
Edilizia Libera
Secondo il nuovo Decreto Salva Casa, sono da considerarsi in libera edilizia:
- le Vetrate Panoramiche Amovibili (VePa) anche nei casi in cui vi sia un porticato rientrante all’interno di un edificio;
- le opere che hanno un ruolo di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici che presentano una struttura principale composta da tende da sole addossate o annesse agli edifici (anche a pergola).
In questo punto del decreto viene specificato come sia necessario che queste opere non determinino aree chiuse stabilmente e non ingombrino o abbiano un impatto visivo disarmonico con il resto della struttura per essere in linea con le nuove disposizioni.
Tolleranze costruttive
Secondo il Decreto Salva Casa sono da considerarsi tolleranze costruttive gli interventi realizzati fino al 24 maggio 2024, con un limite massimo così suddiviso:
- 2% = superficie utile > 500 mq;
- 3% = superficie utile compresa tra i 300 e i 500 mq;
- 4% = superficie utile compresa tra i 100 e i 300 mq;
- 5% = superficie utile < 100 mq.
In materia di tolleranze costruttive, il testo del decreto specifica che le seguenti tolleranze possono essere asservate da un tecnico abilitato.
Tolleranze esecutive
Il Decreto Salva Casa apre il tema delle tolleranze esecutive dandone la definizione, ossia specificando che con questo termine si fa riferimento a:
- Le irregolarità geometriche;
- Le modifiche alle finiture degli edifici di minima entità;
- La diversa locazione di impianti e opere interne.
Successivamente, viene sancito che per gli interventi realizzati entro il 24/05/2024 sono incluse tra le tolleranze esecutive:
- Il minor dimensionamento dell’edificio;
- La mancata realizzazione di elementi architettonici non strutturali;
- Le irregolarità esecutive di muri esterni ed interni;
- La difforme ubicazione delle aperture interne;
- La difforme esecuzione di opere rientranti nella nozione di manutenzione ordinaria;
- Gli errori progettuali corretti in cantiere;
- Gli errori materiali di rappresentazione progettuale delle opere.
Accertamento di conformità
Se fin’ora l’accertamento di conformità poteva essere chiesto esclusivamente nel momento in cui andava dimostrata la doppia conformità (e quindi l’opera doveva essere conforme alla normativa edilizia e urbanistica in vigore al momento della costruzione e della presentazione dell’istanza), grazie al nuovo Decreto è stato possibile ottenere una semplificazione delle norme.
Infatti, grazie alla modifica apportata al testo unico dell’edilizia, la doppia conformità dovrà essere richiesta solo nei casi più gravi.
Per quanto riguarda questa sezione il decreto spiega che in materia di parziali difformità possono essere sanati gli interventi che, all’epoca della realizzazione, erano coerenti con la disciplina edilizia e che attualmente sono conformi con le normative di tipo urbanistico.
Le tempistiche
Con il Decreto Salva Casa si supera il concetto di silenzio di rigetto e si introduce il silenzio di assenso, grazie al quale l’istanza presentata viene considerata accettata nel caso in cui l’Amministrazione non risponda entro i termini mostrati qui sotto:
- 45 giorni – Permesso in sanatoria;
- 35 giorni – Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).
Per queste tempistiche il Decreto Salva Case aggiunge fino a 180 giorni per gli immobili soggetti a vincolo paesaggistico.
Inoltre, è previsto il pagamento di una sanzione correlata all’incremento del valore dell’edificio, somma che potrà essere impiegata per demolire opere abusive o per iniziative di recupero e rigenerazione urbana.
Stato Legittimo dell’immobile
Il Decreto Salva Casa riduce gli oneri amministrativi per i cittadini: per eseguire la dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile occorrerà mostrare esclusivamente il titolo che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio realizzato, anche in sanatoria.
Dunque, grazie a questa modifica, le difformità parziali sanate contribuiranno a dimostrare lo Stato Legittimo dell’immobile.
Mutamento della destinazione d’uso
Siamo arrivati alla parte finale del Decreto Salva Case; qui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti spiega che il cambio della destinazione d’uso dei singoli immobili viene semplificato, sempre rispettando le normative di settore e le condizioni comunali specifiche.
Per quanto riguarda la stessa categoria funzionale sarà sempre ammesso il cambio di destinazione d’uso mentre, per quanto riguarda categorie funzionali diverse, la modifica verrà inserita limitatamente alle seguenti categorie:
- Residenziali;
- Turistico-ricettive;
- Produttive e direzionali;
- Commerciali.
All’interno delle seguenti zone delle dello spazio cittadino:
- Centro storico;
- Residenziali consolidate e in espansione.
Sono escluse da questa semplificazione le unità immobiliari al primo piano fuori terra.
Scopri come beneficiare del Decreto Salva Casa!
Adesso conosci tutto ciò che devi sapere sul nuovo Decreto Salva-Casa e sulle modifiche che ha portato da quando è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale questo 29 maggio.
Come hai avuto modo di vedere in questo articolo, le materie interessate dal Decreto-Legge sono numerose e meritano tutte un maggiore approfondimento, soprattutto se il tuo obiettivo è beneficiare dei cambiamenti introdotti per mettere a regola il tuo immobile.
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